Il team building è un’attività che viene presa in considerazione da importanti aziende per poter creare i presupposti ideali per consentire ai dipendenti di poter essere brillanti e contribuire alla crescita economica e tecnica. Si basa su studi e ricerche dalle quali è emerso come, oltre all’ambiente di lavoro, ad influenzare la produttività c’è anche la capacità di saper creare squadra tra i vari dipendenti. Ma come si ottiene questo risultato?
Che cos’è il team building
Fin dai primi decenni del ventesimo secolo, sono stati effettuati esperimenti e studi approfonditi sulle situazioni che possono stimolare in positivo il lavoro all’interno di un’azienda. Si è scoperto, ad esempio, che l’interesse mostrato dall’azienda nei confronti del lavoro svolto dai dipendenti e le caratteristiche del luogo di lavoro, incidono sulla produttività. È stata compresa l’importanza di dover conseguire il cosiddetto benessere del gruppo per sperare di ottenere risultati brillanti e sopravanzare la concorrenza per qualità di servizi e prodotti. Al termine della seconda guerra mondiale, si è incominciato a parlare di team building che tradotto letteralmente significa costruzione della squadra. Proprio questo significato letterale fa capire quale sia l’obiettivo principale di un’attività per riuscire ad essere vincente. La vera sfida di un’azienda è dunque quella di riuscire a creare la squadra perfetta, capace di lavorare in simbiosi condividendo processi produttivi.
Il funzionamento del team building
In un mondo sempre più globalizzato, tutte le principali aziende hanno già investito in maniera considerevole sul team building, facendola diventare un’attività essenziale. Non a caso sono state inserite varie figure professionali come ad esempio psicologi, motivatori, sociologi ed educatori. L’attività viene gestita da una precisa figura conosciuta in gergo con il termine di team builder che dovrà essenzialmente monitorare quello che succede all’interno della squadra, i comportamenti delle varie persone coinvolte e i benefici effettivi che se ne traggono. Si possono organizzare delle esperienze minime dal punto di vista temporale oppure alcune più lunghe per riuscire a creare quella empatia tra i vari componenti che dovrà essere trainante per raggiungere gli obiettivi che l’azienda si aspetta di ottenere. Molto spesso il team builder cerca di creare l’attività in luoghi aperti, magari abbastanza lontano dalla sede dell’azienda. Sarà anche suo compito riuscire a creare un’esperienza su misura per le caratteristiche e le personalità dei vari componenti, in maniera tale da stimolare opportunamente e raggiungere gli obiettivi.
Quali sono i vantaggi effettivi di questo approccio
A questo punto è lecito chiedersi se effettivamente gli investimenti fatti per il team building siano giustificabili e quali siano i reali vantaggi di queste attività. È bene chiarire che organizzare delle giornate dedicate al team building non significa concedere ai dipendenti una giornata di tempo libero, bensì investire sul personale dell’azienda per stimolarlo accuratamente. I vantaggi teoricamente sono straordinari ma è necessario che il responsabile di questa attività soddisfi alcune semplici ma fondamentali regole. Innanzitutto, bisogna accertarsi che tutti i partecipanti siano ben consci dell’importanza dell’attività e dei vantaggi che ne potranno derivare per l’azienda e quindi per loro stessi.