Le web analytics sono delle misurazioni effettuate con lo scopo di rilevare come gli utenti si comportano nel web e più precisamente si pongono l’obbiettivo di comprendere le loro modalità di interazione. Questi rilevamenti vengono effettuati attraverso strumenti e software capaci di analizzare tutti dati che vengono raccolti.
Quando un utente entra in un sito, in un blog, in un E-commerce o in un social network chi analizza si domanda come egli reagisca nelle fasi in cui visualizza la pagina, come percepisce le strategie messe in atto, in modo da capire cosa lo attira e cosa no, cosa suscita realmente il suo interesse e per trovare la strategia adatta per proporre ciò che si vuole vendere o per dargli esattamente ciò che vuole.
Nelle statistiche è possibile capire se quella determinata pagina viene visitata oppure è possibile comprendere la tipologia di persona che la visita, da dove proviene, cosa ama, cosa vuole ed in base a queste analitiche ad esempio, è possibile creare campagne promozionali mirate, pubblicità ad hoc, indirizzare gli utenti verso gli acquisti di prodotti specifici. Le analitiche possono essere infatti utilizzate in diversi modi.
E’ fondamentale per prima cosa collezionare dati e quando lo si fa e che le fonti dalle quali si attinge siano precise e corrette, onde evitare errori: se si analizzano dei dati sulle vendite all’estero, ad esempio, bisogna essere precisi e verificare se si parla di vendite online, di vendite online più quelle del negozio fisico o magari solo di queste ultime.
Collezionare dati, analizzare dati, creare metriche
Le web analytics sono state create dunque con l’obbiettivo di misurare i dati delle pagine web e per incanalare le persone nelle aree di interesse e ottimizzare l’utilizzo del web creando strategie.
E’ importante non confondere le statistiche che si limitano a verificare il flusso dei dati che passano su una pagina web dalle web analytics che fanno invece un’analisi qualitativa degli stessi. Una volta collezionati e valutati i dati sarà necessario creare degli indicatori (KPI), i Key Performance Indicators o metriche che aiuteranno a capire se la strategia messa in atto funziona o se sarà destinata al fallimento.
Esistono dei tool come Google Analytics o Facebook Analytics che posseggono degli indicatori che aiutano a comprendere quantitativamente cosa sta succedendo.
Come utilizzare le Web Analytics
La prima cosa da fare per utilizzare le analitiche è quella di porre degli obbiettivi, i quali devono essere precisi, realistici, completi e misurabili; bisogna chiedersi cosa si vuole sapere davvero e verificare se le strategie adottate hanno avuto esito. Si desidera sapere quante visite mensili ha ricevuto la pagina? Quanto tempo mediamente un utente vi trascorre? Quanti acquisti ha effettuato?
E’ interessante applicare il modello SMART, adattabile a qualsiasi progetto di natura digitale e secondo il quale i goal da raggiungere devono essere:
– misurabili
– specifici
– raggiungibili
– limitati nel tempo
– rilevanti
Tre strumenti ai quali non si può rinunciare quando si decide di utilizzare le analitiche nel web sono sicuramente:
– Google Analytics: è una tool ampiamente utilizzata, da consulenti, manager, analisti o utenti che desiderano monitorare il loro progetto digitale. E’ usatissimo sia perché è semplice e sia perchè consente una versione gratuita. Google Analytics consente quindi di tenere sotto controllo tutte le visite degli utenti, distinguendo persino chi ha interagito tramite desktop e chi tramite smartphone, sia che si tratti di motori di ricerca, campagne a pagamento, siti referer, siti pay per click ecc… Quando questa tool viene integrata con AdWords è possibile verificare il raggiungimento dei propri obbiettivi.
Adobe Analytics: in questo casi si tratta di una tool molto utile per il Digital Marketing ed è integrata all’utilizzo di Adobe. Il suo scopo è quello di dare ausilio ai marketers che vogliono tenere sotto controllo le metriche di posizionamento online e le statistiche. Questa analitica è usata dagli headquarters internazionali delle grosse aziende mondiali relativamente al tracciamento dati delle app-mobile, degli e-commerce, dei contenuti video ed è a pagamento.
Facebook Analytics: è uno strumento messo a disposizione dall’omonima piattaforma, è meno raffinato di Google Analytics, tuttavia ha due punti di forza da non sottovalutare: innanzitutto si concentra sul cookie più potente del web. Facebook infatti ha la possibilità di avere informazioni piuttosto precise sui suoi utenti e in secondo luogo Facebook analytics possiede un tracking cross device molto più incisivo di quello posseduto da Google, ad esempio se l’internauta X userà 3 telefoni e 2 pc sarà sempre l’utente X, mentre per Google sarà sette persone diverse.
A prescindere dalle analytics che si decide di utilizzare, bisogna ribadire che se non si hanno gli obbiettivi chiari, si rischia di perdersi in mezzo ad analisi, insight e dati.
Esistono chiaramente anche altre web analytics ed abbiamo citato qui solo le principali, con lo scopo di far comprendere la loro rilevanza per migliorare strategie e progetti e per rendere più competitivo il business aziendale.